In Italia permane una forte iniquità nell'accesso ai servizi sanitari e sociosanitari per i pazienti con disabilità, che molto spesso dipende dalla presenza di barriere materiali, organizzative, gestionali e culturali.

Molte persone con disabilità trovano enormi difficoltà nell'accedere a screening, cure, terapie in modo tempestivo ed efficace.

Martedì 11 Luglio 2023 - presso la Camera dei deputati - ha avuto luogo la risoluzione in XII Commissione Affari sociali presentata dall'onorevole Ciancitto: un atto di indirizzo politico che ha richiesto al Governo di individuare ed attuare una serie di misure per porre rimedio alle condizioni di difficoltà così diffusamente riscontrate dalle persone con disabilità.


L'Organizazzione Mondiale della Sanità stima che per le persone con disabilità (rispetto alle persone prive di disabilità) sia doppia la possibilità di trovare operatori e strutture inadeguate; sia tripla l'eventualità che venga loro negato l'accesso a cure sanitarie; addirittura quadruplicata la possibilità che vengano trattate senza rispettare la loro dignità. Come spesso accade, non esistono rapporti, statistiche o dati certi.

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Secondo un recente sondaggio italiano citato dalla risoluzione, rivolto a persone con disabilità e caregiver il 37,6 per cento degli intervistati segnala la presenza di barriere architettoniche; il 49,8 per cento riporta l'assenza di percorsi specifici per pazienti con disabilità; il 36,7 per cento afferma di averli trovati raramente. Altre criticità emerse sono la mancanza di competenze del personale sanitario e sociosanitario nella presa in carico dei pazienti con disabilità e le difficoltà di relazione e comunicazione tra l'equipe sanitaria e i pazienti o i loro caregivers. Inoltre, molti strumenti diagnostici (come per le tac, per le radiografie e altro), risultano inaccessibili a persone che si muovono in sedia a rotelle o con disabilità cognitiva.

La risoluzione fa inoltre riferimento a casi non così rari di morte sopraggiunta non per la disabilità o per la patologia in atto, ma per carenze e ritardi negli screening, nei trattamenti e nelle cure a causa della non preparazione del personale e delle strutture sanitarie circa le caratteristiche della disabilità.

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Nello specifico ARIA lavora insieme al personale sanitario per migliorare la presa in carico delle persone con disabilità, secondo alcune prorità:

  1. Predisporre o implementare percorsi dedicati, compresi anche percorsi tattili per i non vedenti, display luminosi per persone con disabilità uditiva, comunicazione per immagini(CAA) per tutte le persone con difficoltà della comunicazione;
  2. Individuare locali e spazi idonei alle visite mediche di persone con disabilità intellettiva/cognitiva, anche nei pronto soccorso;
  3. Attivare equipe multidisciplinari che possano farsi carico del paziente dall'ingresso alla dimissione, fungendo da raccordo anche con la medicina territoriale;
  4. Creare protocolli definiti e rendere disponibile il servizio di sedazione farmacologica per i pazienti non collaboranti;
  5. Migliorare la formazione specifica del personale sanitario o sociosanitario;
  6. Eliminare le barriere architettoniche;
  7. Attivare un servizio domiciliare che possa evitare ai pazienti con disabilità la necessità di recarsi in ospedale quando non strettamente necessario.


ARIA inoltre desidera inseririsi nel panorama della ricerca medica, stimolando l'informazione e la sensibilizzazione rispetto ad alcuni temi cruciali nella vita di tante persone autistiche e disabili, che riguardano il microbiota, le infiammazioni intestinali, le risposte immunitarie, le infiammazioni neurologiche, le correlazioni dell'asse intestino/cervello.

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