Nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14 maggio è stato pubblicato il DLgs 3 maggio 2024 n. 62, in attuazione della Legge delega 227/2021, che disciplina alcune importanti azioni riferite alla vita delle persone con disabilità.

Il decreto era atteso dalle persone con disabilità e loro familiari da più di due anni, poiché si rivela cruciale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato della persona con disabilità. 

Entrerà in vigore il 30 giugno 2024 con alcune sperimentazioni, mentre la maggior parte delle disposizioni saranno effettivamente applicabili dal 10 gennaio 2025.

Il decreto va a modificare e disciplinare tre grandi aree: la condizione di disabilità, la valutazione di base e la valutazione multidimensionale, l’accomodamento ragionevole.

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Nuova definizione della condizione di disabilità:

Il decreto si occupa innanzitutto di dare una definizione della condizione di disabilità in una nuova prospettiva, non più secondo una mera visione medica e diagnostica, ma prendendo in considerazione l’interazione tra la persona e le barriere, gli ostacoli sociali, comportamentali, ambientali che impediscono o limitano la partecipazione nei diversi contesti di vita. 

Scompaiono l’utilizzo di termini come “persona handicappata “o “portatore di handicap “, che tanto stigmatizzano, per essere sostituite dalla locuzione “persona con disabilità“, nell’ottica di porre l’accento prima sulla persona e poi sulla condizione di disabilità che la caratterizza.

Accertamenti:

Il procedimento di valutazione di base sarà affidato totalmente all’INPS dal 1° gennaio 2026 con l’unificazione, in una sola procedura, della certificazione della condizione di disabilità e l’accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordocecità (anche ai fini del collocamento mirato ex L. 68/99 ), della condizione di alunno con disabilità e degli elementi utili alla definizione della condizione di non autosufficienza. 

Verrà rilasciato un certificato medico introduttivo al quale seguirà una valutazione multidimensionale per la predisposizione del progetto di vita: si tratterà quindi di una valutazione bio-psico-sociale, effettuata insieme alla stessa persona con disabilità e alla sua famiglia, completa degli elementi del contesto concreto e reale in cui la persona vive.

Accomodamento ragionevole:

In conformità alla Convenzione ONU per le persone con disabilità, viene aggiunto alla Legge 104/1992 il nuovo articolo 5-bis che definisce il concetto di “ accomodamento ragionevole “ inteso come l’insieme di modifiche e adattamenti necessari al quale la pubblica amministrazione, i pubblici servizi, i soggetti privati possono ricorrere per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio dei diritti civili e sociali, purché tali modifiche non impongano un onere sproporzionato o eccessivo.

Sulla carta, definizioni importantissime, che dovrebbero cambiare radicalmente la vita concreta delle persone con disabilità, ma anche il pensiero e la cultura a loro riferiti.

Occorrerà monitorare attentamente gli sviluppi di tale decreto, premendo affinché ciò che è scritto e dichiarato, sia poi effettivamente attuato.

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